di Francesca Sanesi Il gender gap mi preoccupa, ne scrivo spesso. Vedo poca evoluzione in questo senso, vedo prevalentemente uomini al potere e al comando, che si esprimono esattamente da uomini, con un linguaggio che non mi appartiene e, anche indirettamente, mi mortifica in quanto donna. La necessaria diversità, che arricchisce, mi sembra, al contrario, si stia stemperando nell’accettazione generale di un modo di essere e parlare che svilisce il pensiero plurale e lo trasforma in un pensiero a dir poco dimezzato e che non mi rappresenta. Acquarello di Grazia Salierno Chiedo aiuto alla statistica, come sempre, non fidandomi pienamente del mio sentimento. Secondo l’ultimo Rapporto sul Benessere Equo e Sostenibile rilasciato da Istat il 18 dicembre scorso, nonostante i diversi progressi conseguiti a partire dal 2013 nella presenza di donne in Parlamento, nei consigli regionali (in questo caso, comunque, molto lenti) e nei consigli di amministrazione delle so...
"Quel bagliore più profondo che è lo scambio razionale"