di Francesca Sanesi La senatrice a vita Liliana Segre, lo storico Andrea Giardina e lo scrittore Andrea Camilleri hanno lanciato un appello per ridare dignità e rilievo all’insegnamento della storia nella scuola e per favorire la ricerca storica nelle università. L’iniziativa ha avuto immediata risonanza, soprattutto in coincidenza con la ricorrenza del 25 aprile. Risonanza che non dovrebbe scemare, come mi pare, invece, sempre più spesso ormai accada per tutto quanto - come questo appello - necessiti riflessione e costanza e non like da pulsione elementare. Il breve ma incisivo manifesto, disponibile alla sottoscrizione pubblica, contiene, infatti, passaggi molto significativi e degni di discussione. Ad esempio questo: “ I pericoli sono sotto gli occhi di tutti: si negano fatti ampiamente documentati; si costruiscono fantasiose contro-storie; si resuscitano ideologie funeste in nome della deideologizzazione. Ciò nonostante, queste stesse distorsioni celano un bisog...
"Quel bagliore più profondo che è lo scambio razionale"